Amo Milano!
Da dove vivevo prima, avrei fatto una grandissima fatica a informarmi su un tema, mentre internet + Milano concedono il poter, con qualche ricerca web e qualche fermata di metro, di raggiungere locali, negozi di garget, negozi di cd, etc etc
Il metal non mi dispiace affatto, anche se, grazie ad alcuni nuovi amici di MSN, devo confessarvi che non è il metal che ascolta Jacopo a piacermi (thrash metal), ma altri stili.
Non provo interesse neanche in alcuni stili, a me erroneamente segnalati, che io considero “female metal”, ovvero tutti quelli stili in cui la cantante è una soprano gothicona e dark e gli arrangiamenti sono molto soft.

Il metal non è affatto male

Potrei soffermarmi su motivazioni tecniche e musicali che mi spingono a preferire il power / epic metal, ma aspetto di avere competenze tecniche: mi piacerebbe suonare uno strumento, idea che ho da quando facevo il liceo, da quando vidi il figlio del preside suonare Titanic in versione metal ad un’assemblea con la sua band.
Tornando all’estetica del metal, voglio affrontare una tematica “sociologica” che riguarda gli ascoltatori del metal: il sessismo.
Di solito in ambienti nerd (e i metallari ascoltano Elio e le storie tese e leggono ratman) si immagina che ci siano poche disparità di genere, e che un nerd sogni una fidanzata nerd che abbia la sua stessa mente, i suoi stessi interessi, e che sia anche il suo miglior amico, e per alcuni metallari è così senz’altro.

Eppure, le loro fidanzate sono “le gotiche”, o “le dark”. Spesso vestono in modo totalmente diverso, delle streghe in gonna iper truccate, che ascoltano generi più leggeri e psichedelici e che magari hanno il pallino della magia. E’ come quando (da un racconto di una signora dello studentato), nella sua città le “femmine” di lettere si congiungevano coi “maschi” di ingegneria alla pausa dalle lezioni. E così sembra che “la metallara” non esista, a meno che non si parli del mondo bikers, dove ci sono questi donnoni biondi in pantaloni di pelle e gilet jeans pieno di borchie e toppe, che effettivamente divergono poco dai loro “manzi”.
Eppure, sul tema del “dimorfismo sessuale” del metal tornerò più avanti. Del resto tra poche settimane darò l’esame di sociologia, e ogni “real life test” è utile a fare considerazioni.

P.s. qui la mia discografia metal, che aggiornerò di volta in volta…

Il metal non è affatto male

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